
Chutney
Originario dell’India, il chutney è stato importato in Europa nel XVII secolo.
La parola chutney deriva dal termine Hindi chaṭnī, “mangiare con appetito”. In India, la tradizione vuole che gli ingredienti vengano schiacciati tutti insieme per formare un composto unico.
Se da noi è ancora poco utilizzato, è entrato invece a pieno diritto nella tradizione culinaria anglosassone. Anche i francesi ne fanno largo uso come salsa d’accompagnamento agrodolce a formaggi, carni e appetizer vari.
Servono come condimento per i piatti principali, che siano a base di carne o di riso, e per le verdure. Il chutney contiene verdure e/o frutta e un misto di spezie, tra le quali chiodi di garofano, aglio, coriandolo, senape, cannella, zenzero, pepe di cayenna, tamarindo e menta.
Se da noi è ancora poco utilizzato, è entrato invece a pieno diritto nella tradizione culinaria anglosassone. Anche i francesi ne fanno largo uso come salsa d’accompagnamento agrodolce a formaggi, carni e appetizer vari.
Servono come condimento per i piatti principali, che siano a base di carne o di riso, e per le verdure. Il chutney contiene verdure e/o frutta e un misto di spezie, tra le quali chiodi di garofano, aglio, coriandolo, senape, cannella, zenzero, pepe di cayenna, tamarindo e menta.
In alcuni casi, durante la preparazione, si tostano per alcuni minuti le spezie in modo da far loro aromatizzare gli altri ingredienti. L’aggiunta di zucchero e aceto gli conferisce un sapore agrodolce, ma la prevalenza degli uni o degli altri elementi fa sì che esistano chutney salati e chutney dolci.
Noi li abbiamo rivisitati in chiave mediterranea, alleggerendo la forza delle spezie contenute.



